BDW – “Bologna Design Week”: tutto pronto per la II Edizione

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Per la seconda edizione di BDW , Bologna Design Week, design e creatività, formazione e mondo produttivo si incontreranno a Bologna da lunedì 26 settembre a sabato 1 ottobre dando vita ad un ricco programma di eventi culturali, mostre e design talks che andrà in scena nei palazzi storici della città – da Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna, a Palazzo Isolani, da Piazza Maggiore al Teatro Anatomico dell’Archiginnasio, dall’ex Ospedale dei Bastardini al Palazzo Hydra, da Palazzo Zambeccari a Palazzo De’ Toschi, da Galleria Cavour all’ex Atelier Corradi e invaderà gallerie e showroom con percorsi tematici che animeranno la città per una settimana dedicata alle culture del progetto e alle industrie culturali e creative. Bologna Design Week è una manifestazione internazionale, dedicata alla promozione della cultura del design a Bologna, che si inscrive nella rete delle realtà che si occupano di design dei processi e di valorizzazione del territorio. Bologna Design Week è un evento culturale che mappa la creatività diffusa, attivando collaborazioni inedite tra istituzioni, imprese, progettisti, università, enti di ricerca, associazioni e privati. Il processo di mapping avviene attraverso principi di co-design, di progettazione partecipata e tutti i dati sono open-source, pubblicati sul sito bolognadesignweek.com. Per una settimana, in concomitanza con Cersaie, BDW coinvolgerà antichi palazzi della città, gallerie e location inedite, che verranno riconfigurati per accogliere mostre, workshop, esposizioni, presentazioni di volumi, conferenze e design talks, aperti al pubblico, e per riunire le eccellenze culturali, produttive, distributive e creative del territorio, e non solo, in un sistema integrato di comunicazione che permetta l’attivazione di sinergie tra industria, cultura e creatività.

Palazzo Pepoli ospiterà nella corte monumentale la mostra, prodotta da Vitra, Miniatures Exhibition: 100 sedute classiche in miniatura realizzate nel periodo che abbraccia gli inizi della produzione industriale, dall’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Palazzo Pepoli sarà anche teatro della proiezione di Amare Gio Ponti, per la regia di Francesca Molteni, in collaborazione con Gio Ponti Archives, primo film documentario sul grande maestro del Novecento. Un ritratto dell’uomo e dell’architetto, aspirante pittore, promotore ante litteram dell’italian design che, in più di cinquant’anni di attività, ha sperimentato con energia instancabile arti, mestieri, oggetti, architetture e materiali, dal piccolo al grande, dalla progettazione di una maniglia all’ideazione di un piano urbanistico.Il Premio intitolato a Dino Gavina e l’omaggio espositivo ad esso collegato Scatto Libero. Dino Gavina, per il design non si terranno, come previsto, in questa occasione, per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Nonostante l’interesse raccolto presso le istituzioni cittadine e l’ospitalità offerta da Genus Bononiae – Musei nella Città, i due progetti attendono in un futuro prossimo il concorso delle energie di istituzioni, aziende e di tutti coloro che abbiano a cuore un capitolo così rilevante per Bologna, soprattutto per il suo significato di assoluta attualità, che può rigenerarsi verso un orizzonte ampiamente internazionale. Piazza Maggiore sarà scenario all’altezza del progetto, a cura di Turkishceramics, Sinan: The First Starchitect, nato dalla ricerca condotta da una delegazione di architetti inglesi sulle opere dell’architetto ottomano Mimar Sinan. 100 metri quadrati di esposizione itinerante, che ha avuto come prima tappa Londra e seconda Bologna, in occasione del Cersaie e di Bologna Design Week.

Gli ambienti settecenteschi di Palazzo Isolani accoglieranno l’allestimento di Valmori Ceramica Design, in cui l’arte della ceramica artigianale e tradizionale viene rivisitata in chiave contemporanea; Gupica, sigla artistica di Gunilla Zamboni, presenta Oriental Scenaries, in collaborazione con le aziende Wall&decò e Visionnaire; Geberit e Pozzi-Ginori combinano in un’installazione concettuale lavabi e vasi iconici; Camisa 11 presenta arredi in cartone, arricchiti da altri materiali, come legno, vetro e pietra; StoneLab Design mette in scena Mise en STONE. L’eleganza del marmo e la sofisticatezza dell’alta cucina, una collezione di complementi di tendenza per una mise en place speciale per la ristorazione e l’illuminazione, curata da Pierluigi Molteni; il team Tideo di trendwatcher, designer e specialisti di materiali, insieme al Politecnico di Milano, Scuola di design, allestisce i progetti degli studenti, esito del workshop Tatuare gli spazi – la nuova decorazione nell’interior design, all’insegna della reinterpretazione dei materiali e degli stili; infine Design team Ukrainian collaboration –Owl House, Ptaha, Studio Anna Korny design & project, Studio Tabooret Interiors Lab, Taurass ceramic, Tkachuk-Cork-Style, Wood Rover, Kostyantyn Yemets – per il secondo anno espone accessori e ceramiche in un progetto nato dalla sinergia tra designer e produttori ucraini, per promuovere il settore creativo territoriale nel mercato estero.

Gli spazi incompiuti dell’Ex Ospedale dei Bastardini saranno l’affascinante palcoscenico di Sapienstone Dress your kitchen, progetto di ricerca nell’ambito dei materiali per il design in ceramica tecnica e gres porcellanato; di Space Interiors che arreda con Casamilano l’Oratorio cinquecentesco; dei rivestimenti in legno di Comas; degli accessori in marmo di The B Side, esito del concorso promosso con l’Ordine degli architetti di Bologna. In un allestimento a cura di MDF Italia, i vincitori del concorso internazionale Play Design, promosso in collaborazione con il Comune di Bologna, IncrediBOL! e la rete delle Città Creative UNESCO: in mostra gli strumenti musicali progettati da Audrey Battini,Charles Gateau, Carine Simoës-Grangeia, Martin Guillaumie, Jean-Sébastien Poncet, Rico Priet, da Saint-Étienne UNESCO City of Design, Riccardo Dezzani da Torino UNESCO City of Design, i video di Melissa Mongiat – Daily tous les jours e Kelly Nunes,entrambe da Montréal UNESCO City of Design, l’app di Emmanuel Witzthum da Tel Aviv-Yafo UNESCO City of Media Arts, e infine il maestro Ezio Bosso e Simone Gheduzzi di diverserighestudio per Bologna UNESCO City of Music.

Le sale illuminate da 3F Filippi accoglieranno i designer Anna Butticci, Asia collection – Masaya, Arkeo Industriale, Atanor, Ruggero Giuliani, Salvatore Piras, Officina Wood, e progetti e prototipi elaborati dagli studenti delle università invitate, il Corso in Design del prodotto industriale e il Corso in Culture e tecniche della moda dell’Università di Bologna, UNIRSM Design della Repubblica di San Marino, e dello IAAD – Istituto d Arte Applicata e Design di Torino, che occuperanno gli spazi dedicati alle conferenze e i design talks. L’area Info e Press point sarà allestita con gli arredi disegnati da Matteo Ragni per Essent’ial, in vendita insieme ai prodotti Essentialist nello shop adiacente, che accoglie inoltre Art’e, che presenta le novità di Vittorio Martini 1866, nel suo 150° compleanno.

Palazzo Hydra sarà la sede del progetto fotografico Bologna interiors on sale, dedicato agli interni di location prestigiose bolognesi, curato da Engel&Voelkers, in collaborazione con Molteni&C | Dada e Vitra.L’antico Teatro Anatomico, all’interno della Biblioteca dell’Archiginnasio, è stato eletto spazio per Dissezioni del quotidiano, lezioni sugli oggetti in relazione al corpo degli utenti, tenute da Alberto Meda, Marco Zanuso jr. e Marco Zito introdotti da Mario Turci e Flaviano Celaschi.Gli spazi appena restaurati di Palazzo Zambeccari ospiteranno la mostra dei progetti vincitori dell’A’ Design Award & Competition, divisi in 100 categorie e provenienti da 88 paesi, e Palazzo DeToschi accoglierà IAAD Talk show – Bologna by design per parlare del design come leva di trasformazione sociale e il simposio internazionale, a cura dell’Università di Bologna, intitolato Wearabil_IT, per discutere le nuove sfide e le opportunità che la convergenza tra moda e wearable computing può offrire.

Galleria Cavour, grazie alla sua vocazione storica di punto d’incontro tra moda, arte e design, ospiterà le installazioni all’interno della luxury gallery e nel temporary store di Giampaolo Gazziero, a firma di Giulio Cappellini, Cassina e Paolo Castelli.Massimo Iosa Ghini presenta presso lo studio di via Castiglione i progetti in corso con la ceramica. Le diverse stanze dell’ex Atelier Corradi faranno da showroom per fashion designer internazionali riuniti in Fashion & Design a cura di Lorena Zúñiga Aguilera e BDW: due mondi che, dialogando in modo produttivo, si contaminano e si reinventano. In mostra e in vendita abiti e accessori di Ana Kalaver – Aanulla Callay, Luana Mocerino, Corrado Vecchi Alberti e Fiammetta Fuga, Julieta Manassas, Cavallo Spose, Zofia Day. Altra novità di questa seconda edizione è il progetto BDW Live, una serie di appuntamenti di avvicinamento a BDW 2016, inaugurati a maggio, con cadenza mensile, in collaborazione con Ex Forno MAMbo. Il prossimo appuntamento BDW Live avrà luogo oggi, giovedì 22 settembre, dalle ore 18, presso Molteni&C | Dada flagship store, via Murri 56, e vedrà il coinvolgimento di 6 studi di architettura che operano sul territorio: Diverserighestudio,RP Studio Architetti Associati, SG Lab, Studio Brenso,Studio Molteni, Uainot Architetti.

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