Prosegue la campagna #MakeYourChoice: premiati al festival Uno sguardo raro l’attore Neri Marcorè e la Lega del Filo d’Oro

Continuano le presentazioni della campagna di sensibilizzazione #MakeYourChoice (Fai la tua scelta). Ultima in ordine di tempo, alla sesta edizione di Uno Sguardo Raro Rare Disease International Film Festival, che si è tenuta alla Casa del Cinema di Roma. Al festival, nato con l’obiettivo di “rompere” attraverso il linguaggio del … Continua a leggere

Loading

“Il brodo di Natale in Emilia – Romagna”

Tutto fa brodo. In Emilia-Romagna di più. Quando in tavola ci sono piatti fumanti è famiglia, è tavola delle feste, è un pranzo lento preparato con cura, è ricordo, tradizione, condivisione. Dal brodo come collante di vite e corroborante di stomaco e cuore nasce l’idea di Irene Fossa e Mattia Fiandaca. Un’idea che parte dal basso per parlare a tutti e con tutti quella di realizzare una raccolta fondi grazie alla piattaforma ideaginger.it per la pubblicazione de Il brodo di Natale in Emilia-Romagna, il loro libro che, oltre ad interventi di prestigiosi scrittori, giornalisti e gastronomi, contiene un viaggio lungo tutta la Via Emilia, le sue città e le sue diversità gastronomiche raccontate attraverso le ricette dei primi piatti in brodo che sono il must della tavola natalizia di questa terra.

Anolini, cappelletti, tortellini, in ogni città – ma sarebbe meglio dire in ogni famiglia – diventano protagonisti di un racconto che si snoda coinvolgendo, non solo conosciuti protagonisti del mondo gastronomico emiliano-romagnolo, ma anche non addetti ai lavori, persone comuni per cui il cibo, la sua preparazione e la sua narrazione, sono parte integrante della propria vita. Una ricetta per ogni città, accompagnata da un ricordo e da una storia personale, impreziosite da una diversa opera realizzata appositamente da Lucia Catellani, grafica e illustratrice di Reggio Emilia che da anni si occupa in particolar modo di rappresentare alimenti, tavole e piatti.

Quello che scorre nelle pagine non sono numeri, grammi o i centilitri dei diversi ingredienti.  Ogni ricetta è infatti anche storia, racconto, aneddoto familiare in cui riconoscersi o immedesimarsi.
Il punto di partenza, comune a tutte le città, è la sfoglia della maestra Rina Poletti, poi il viaggio prosegue dalla provincia di Piacenza, con la Trattoria del Turista, passando da Casa Artusi a Forlimpopoli, fino ad arrivare a Rimini dalla famiglia Fellini, con soste golose di città in città e di memoria in memoria, in uno srotolare di storie come la sfoglia sul mattarello, attraversando i profumi e gli ingredienti che arricchiscono l’autentica esperienza di viaggio come un ripieno dei primi d’Emilia-Romagna.
Non solo un tramandare ma anche sostenere chi ha fatto della pasta una terapia vitale, questo è lo scopo de “Il brodo di Natale”. Il libro avrà infatti anche un fine benefico: per ogni copia venduta il ricavato verrà devoluto a Il Tortellante di Modena, laboratorio abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano e in particolare, non a caso, i tortellini modenesi. Il progetto, avviato a gennaio 2016 dall’associazione Aut Aut, sostenuto e promosso fin dall’inizio dallo chef tristellato modenese Massimo Bottura, si è dimostrato anche una buona pratica di inclusione, coinvolgendo tutta la comunità, e un’iniziativa che ha permesso di aumentare in queste persone le attività abilitative e migliorane le autonomie. Il libro è infine arricchito dagli interventi di Alberto Capatti, Massimo Montanari, Alberto Natale, Martina Liverani, Giulia Ubaldi e Paolo Tegoni: storici, antropologi, scrittori, giornalisti e giornalisti e gastronomi che, ciascuno per il proprio ambito professionale, hanno sostenuto il progetto donando le proprie parole alle pagine di questo viaggio tra le cucine di casa nel giorno di Natale.

Il progetto, che ha già ottenuto i patrocini di Istituto Centrale per il Patrimonio immateriale del Ministero della Cultura, Geoportale della Cultura Alimentare, Regione Emilia-Romagna, APT Emilia-Romagna e Casa Artusi, potrà quindi essere finanziato grazie a una partecipazione collettiva alla raccolta fondi la cui modalità sarà reward-based: ad ogni donazione corrisponderà una ricompensa, sempre maggiore all’aumentare della cifra donata.

«C’è un momento in cui pensi che una cosa in cui credi possa diventare una cosa in cui credono tutti. Quel momento per me è stato l’ideazione del libro “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna”» dichiara Irene Fossa, ideatrice del progetto e curatrice della parte relativa all’Emilia.

«Un libro che ci aiuta a scoprire quanto le storie degli altri sono simili alla nostra. Un libro che sarà un viaggio di casa in casa per capire che in fin dei conti, se ci ascoltiamo, siamo tutti parte dello stesso brodo» prosegue Mattia Fiandaca, gastronomo, che curerà i contenuti provenienti dalla Romagna.

Un progetto di cuore che potrà coinvolgere con un lavoro di sistema in primis un’intera regione, ma anche tutti coloro che in questa terra, in questa tavola e in queste ricette si rispecchiano perché vedono parte della loro storia, nonché tutti gli emiliano-romagnoli sparsi per il mondo e tutte le persone che si vogliono emozionare leggendo e sfogliando storie di cucina.

Loading

Per una “Scuola affettiva”: Lettera del D.S. Manfredo Tortoreto, al Ministro Patrizio Bianchi

Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Cardarelli – Massaua” di Milano, scrive una lettera accorata al neo – Ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, in cui lo invita a normare la “scuola affettiva”, di cui ha recentemente parlato in una sua dichiarazione pubblica. www.giovannicertoma.it Leggi la lettera Continua a leggere

Loading

“18:00 l’Ora del Caffè”: Fabio Rispoli, fondatore della startup “Broovera”

da sinistra: Donato Toscano - Fabio Rispoli

“18:00 l’Ora del Caffè”, una serie di incontri con imprenditori, politici, artisti e personalità che hanno deciso di restare in Calabria. Ospite del primo “caffè” è Fabio Rispoli, fondatore di Broovera, una startup, agenzia di comunicazione e marketing online. www.giovannicertoma.it Continua a leggere

Loading

“TELERADIOREPORTER” NEL CARCERE DI BOLLATE, CON IL GIORNALISTA RAI, PAOLO ALEOTTI

Le carceri oltre a “punire”, facendo scontare la giusta pena, dovrebbero anche rieducare; non sempre questo accade, ma quando succede, si offre a quella persona una seconda possibilità per poter riprendere in mano la propria vita. All’interno del carcere di Bollate (MI) progetti che mirano a rieducare, mediante l’acquisizione di … Continua a leggere

Loading

L'”EDIPO RE” RIVISITATO DAL REGISTA BERNARDO MIGLIACCIO SPINA

Tante e tante volte, da più parti e in diverse circostanze si è detto “adesso in Calabria facciamo il cinema e andiamo a scovare potenziali attori”. Spesso si sono rivelate vacue frasi rimaste in vita quanto l’esistenza di una farfalla.

Ma qualcuno ci ha creduto, ci crede e sta lavorando lungo questo, non facile, sentiero. Loro sono Lele Nucera (attore, regista, casting director) e Bernardo Migliaccio Spina (attore, regista, scrittore) che, guidati dalla convinzione se puoi sognarlo puoi farlo, nel cuore della Locride, a Siderno, hanno fondato la Scuola Cinematografica della Calabria,  “con l’obiettivo di formare e far emergere nuovi attori”.

E proprio i giovani attori della scuola, durante i mesi della quarantena, hanno preparato l’Edipo re.
La tragedia di Sofocle è stata rivisitata dal regista Bernardo Migliaccio Spina e ambientata in un campo rom.
Nel mese di agosto ecco arrivato il momento della rappresentazione. Esordio presso il teatro greco – romano di Portigliola (due serate) e poi all’anfiteatro al castello di Roccella Jonica (R.C.).

Hanno convinto. Sì i ragazzi, hanno convinto. Ognuno nel proprio ruolo, con le specifiche caratterizzazioni. Sotto la guida dell’acting coach, Vincenzo Muià, hanno saputo dare il meglio ma soprattutto – a mio modo di vedere – hanno fatto intravedere ancora un enorme potenziale ancora da tirare fuori.

Ho incontrato Bernardo Migliaccio Spina nel tardo pomeriggio del 25 agosto, mentre si stavano ultimando le ultime cose in scena, ed anche Salvatore Galluzzo (Edipo), Annalisa Giannotta (Giocasta), Vincenzo Muià (Acting Coach).

In questa video – intervista avrete l’opportunità di ascoltarli. In coda, Mimmo Calopresti (regista), Direttore artistico della Scuola Cinematografica e ospite d’onore della serata.

Loading

Antonimina, Casa delle Erbe della Locride: giovedì 13 agosto “Dammi le parole dammele adesso”, un suggestivo percorso sensoriale e visionario

Una sera a Silvana è bastato vedere un lacrima  sospesa e tremante di rispetto e silenzio nell’angolino dell’occhio di Siria per intendere che le loro strade si andavano intrecciando e componendo. E quell’incontro le ha portate a scambiarsi non solo matassine di seta colorate, pagine di libri, convegni di pedagogia, … Continua a leggere

Loading