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Il progetto editoriale La zattera del pensiero nasce dalla volontà di Giovanni Certomà ed Antonio Falcone di dare vita a una testata on – line che sin da subito evidenziasse una certa differenza dalle altre, puntando come linea editoriale, in primo luogo, a dare risalto alla cultura in tutti i suoi ambiti e le sue manifestazioni, con la finalità di farne comprendere l’ importanza ai fini della crescita e dell’arricchimento interiore.

Il tutto senza alcuna imposizione di sorta, mettendo da parte ideologie estremizzate: la visualizzazione del portale nell’intenzione degli autori è quella di un consono punto d’attracco per l’espressione del libero pensiero di quanti vi vorranno approdare, collaboratori o semplici “naviganti” che vorranno dire la loro.

Spazio poi alle associazioni di volontariato, ponendo l’accento sul loro ruolo spesso determinante nel dare voce e soluzione a tante problematiche, ed infine a determinate discipline sportive, sottolineando il concetto di sport come benessere, senso d’aggregazione e sana competitività.

 

Giovanni Certomà, nasce a Roccella Jonica (RC) nel 1970 ed ora vive in provincia di Milano. Laureato in pedagogia presso l’Università degli Studi di Messina, insegnante di Lettere e Filosofia, Autore di tre libri (il saggio Il filosofo dimenticato. Morale e società giusta in Erminio Juvalta, ’98; la raccolta di liriche Vitalità svelata, 2000; Due gambe e un cuore, 2005, raccolta di articoli e foto, Edizioni Il Fiorino), collabora presso Marathon – (Rivista di podismo), Trackandfieldchannel TV- (inviato Web – TV), www.Trackandfieldchannel.net (web – site), Radio Roccella – (conduttore), Radio Hinterland (Milano).

Grande passione per la cultura, quindi, ma altrettanto grande è la dedizione all’insegnamento, nella ferma convinzione di poter far sì che la prossima generazione possa affrancarsi da una realtà spesso filtrata dai mass media o comunque riuscire a porre in essere una mediazione al riguardo, ragionando sempre e soltanto con la propria testa, nel rispetto del pensiero altrui: illuminante, sul suo sito www.giovannicertoma.it, la rubrica intitolata appunto I miei alunni, Racconti, esperienze ed idee della prossima generazione, una raccolta di poesie e racconti, ma anche di recensioni cinematografiche o relative a produzioni televisive e libri, dove volontà d’apprendimento e desiderio d’esternare quest’ultimo da parte dei ragazzi vanno di pari passo.

Spazio in chiusura alle parole di Giovanni, per descrivere un’altra sua grande passione: “Accanto alla passione per la cultura v’è in me un’altra – forse più intensa – che è quella per la corsa. La corsa è libertà, rilassamento mentale e soprattutto un modo per conoscersi nel profondo. Quando corro provo un senso di totale estraniazione da tutto ciò che è frenesia e apparenza”.

 

Antonio Falcone vive a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, è, come si compiace nel definirsi, un “non più giovane” di 44 anni, appassionato di tutto ciò che fa spettacolo e di cinema in particolare; si immerge spesso nelle atmosfere dei vecchi noir e delle commedie made in Usa, illudendosi ora di essere Humphrey Bogart, ora Cary Grant, ma notevole è anche la passione per il neorealismo e la commedia all’italiana, come per la lettura:onnivoro al riguardo, spinto dalla voglia di conoscenza, predilige narrativa e saggistica, pur non dimenticando, anima pop, fumetti d’antan, dal caro vecchio Topolino al classico Tex, passando per Diabolik.

Per due anni ha lavorato, dapprima come collaboratore esterno, poi come redattore, responsabile delle pagine culturali, in un settimanale locale, la Riviera, di Siderno, sempre in provincia di Reggio Calabria, curando nello specifico le rubriche cinematografiche, scrivendo sia dei film “moderni” che del “cinema d’epoca”, conseguendo il tesserino di giornalista pubblicista: attualmente, dopo una breve collaborazione con ilfattoonline di Siderno, continua a scrivere sul suo blog (http://suonalancorasam.wordpress.com) e per Storia dei film, partecipando inoltre a trasmissioni televisive e radiofoniche in onda su emittenti locali e sul web, così come, nella qualità di giurato, ad alcune kermesse cinematografiche di zona, vincendo le sue (tante) idiosincrasie al riguardo.

Vegetariano e animalista, Antonio sembra esternare il suo affetto e la sua comprensione nei confronti degli animali piuttosto che verso il genere umano, ma è un duro col cuore di marzapane (però non fategli mai sapere che l’avete capito), “non è cattivo, ama disegnarsi così”, parafrasando le parole di Jessica Rabbit.

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