“Dalla drammatica esperienza della guerra, vissuta soprattutto nella tragica ritirata di Russia come cappellano militare, matura la missione a cui don Carlo Gnocchi dedicherà la propria vita, con coerenza e fedeltà: partire dagli ultimi, per riscattare il loro “dolore innocente” e costruire una speranza per il futuro”.
«Sogno, dopo la guerra – diceva Don Carlo Gnocchi – di potermi dedicare a un’opera di Carità, quale che sia, o meglio quale Dio me la vorrà indicare. Desidero e prego dal Signore una cosa sola: servire per tutta la vita i suoi poveri. Ecco la mia “carriera”… E questo sogno si realizzò, dando vita a quella che oggi si chiama Fondazione Don Gnocchi.
“Il suo progetto di rieducazione integrale dell’individuo, in un percorso che armonizza la prevenzione con la riabilitazione e pone l’uomo, con le sue potenzialità e le sue peculiarità, al centro del processo terapeutico, costituisce la novità esclusiva e la straordinaria modernità del progetto stesso.
Il nostro giovane inviato speciale, Frank Tognetti, ha incontrato Don Mauro Santoro, che coordina la parte spirituale, seguendo i pazienti e le loro famiglie. Ascoltiamo questa interessante intervista.