Intervista a Momo Riva, “La credibilità è fondamentale, essere se stessi al cento per cento, la musica è arte, ma spesso ci si dimentica di questo!”

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Venerdì 15 maggio è uscito  Lockdown (TdEproductionZ), il nuovo album di Momo Riva che contiene 16 dei 44 brani registrati in solitudine durante i due mesi di quarantena. Simone “Momo” Riva, polistrumentista e direttore artistico di TdEproductionZ, produce artisti della nuova scena italiana e francese. Ha collaborato tra gli altri con: Bob Coke (Ben Harper) Sonny Thompson, Tommy Barbarella, Michael Bland, Dr. Fink, Eric Leeds (Prince) Greg Boyer, Horndogz (George Clinton) Arisa, Paola Turci, Pino d’Angiò, Luca Urbani (Soerba), Ridillo… Nell’occasione dell’uscita del suo nuovo lavoro, abbiamo contattato Momo, così da rivolgergli qualche domanda al riguardo e sulla sua attività.

Ciao Momo, benvenuto su La zattera del pensiero. Ho ascoltato con piacere Lockdown, il tuo nuovo album uscito lo scorso 15 maggio che contiene 16 dei 44 brani da te composti durante il periodo della quarantena imposto dall’emergenza sanitaria tuttora in corso. La mia sensazione, mi dirai se condivisibile o meno, è che nell’alternanza di vari generi musicali, tu sia riuscito a visualizzare certo la solitudine, la malinconia e la monotonia quali costanti presenze nei giorni d’isolamento, ma anche la voglia di un nuovo inizio, il desiderio di lasciarsi il passato alle spalle dando un calcio a convenzioni  e regole, riappropriandosi infine della propria vita nel dare ad essa un’inedita direzione, nei confronti di se stessi e nei rapporti con gli altri, riscoprendo la gioia dello stare insieme e della condivisione…

“Ciao Antonio, sì sono d’accordo col tuo pensiero. In questi due mesi di isolamento, ho voluto guardarmi dentro nel profondo, ho sempre lavorato come produttore per altri artisti, suonando spesso tutti gli strumenti negli album e arrangiando canzoni non composte da me, ma questa volta ho voluto andare oltre e lasciarmi trasportare dall’umore quotidiano e dal mistero che aleggiava nel mio studio di registrazione”.

Un’altra sensazione che mi è scaturita durante l’ascolto dell’album è che il succedersi in alternanza dei vari generi musicali, Pop, Alternative, Hip Hop, oltre che indice di una certa poliedricità, assecondi un po’ l’umore del momento, il tuo stato d’animo mentre ti accingi alla composizione. È così?

“Sì! C’è stata una voglia di reagire e di rinascere da questa quarantena, spaziando di genere in genere e sperimentando quotidianamente, un periodo di forte ispirazione! Amo rischiare e lasciarmi andare, spesso mi svegliavo al mattino senza avere la minima idea di cosa avrei ascoltato la sera, ma riuscivo sempre a stupirmi”.

Momo Riva

Una tua considerazione, sia come artista sia nella qualità di produttore, sul mondo musicale odierno, in particolare cosa rappresenta, o potrebbe rappresentare, la musica per le nuove generazioni, al di là della pura e semplice fruizione “pronto cuoci” spesso spronata da determinati suggerimenti impostati a tavolino?

“È difficile emergere musicalmente in questo periodo storico in cui viviamo, spesso si ascoltano artisti finti che hanno voglia di farsi notare senza avere né arte né parte. La credibilità è fondamentale, essere se stessi al cento per cento, la musica è arte, ma spesso ci si dimentica di questo!”

Domanda finale, ringraziandoti per la disponibilità, i restanti 28 brani che hai composto nel corso della quarantena, li potremo ascoltare presto in un nuovo album?

“Ci sto pensando, probabilmente preparerò un altro album, magari doppio, ma voglio essere ispirato al 100% anche per i restanti 28 brani, per ora riprenderò il mio lavoro di produttore per alcuni mesi, poi si vedrà”.

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