La LOCRIDE – Calabria – Italia: servizio e foto esclusive di Angelo Laganà

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Da Angelo Laganà riceviamo e pubblichiamo il seguente servizio, corredato di foto esclusive opera dello stesso autore

Angelo Laganà (foto di Giovanni Certomà)

Scavi della vecchia Kaulon

Calabria, Regione Magica da scoprire per le sue innumerevoli qualità naturali e paesaggistiche ma, soprattutto, per “I Bronzi di Riace”, la cui scoperta nel 1972 ha destato un  interesse a livello mondiale.              

La Calabria, meglio conosciuta come: “Terra di Santi e di Poeti”, è una delle Regioni più antiche d’Italia.Situata a Sud, rappresenta l’estremo lembo della penisola.Il suo nome deriva dal latino: Brutium e, se si va indietro nel tempo, si scopre che le prime tracce di presenza umana risalgono al 700.000 a.C.Tutta la Regione ricopre una superficie di circa 15.000 kmq e ha una popolazione che si aggira intorno ai 2 milioni di abitanti.

Locri, gli scavi

Si divide in cinque province: Cosenza, la più vasta per territorio e, sempre in ordine per di estensione, Reggio Calabria (che dopo la soppressione della provincia prende il nome di “Città Metropolitana” ), Catanzaro che è il capoluogo, Crotone e Vibo Valentia.Lasciando da parte queste brevi notizie preliminari, il nostro interesse si sposta volutamente su un argomento specifico che ha il precipuo scopo di focalizzare e fare il punto su una parte di fascia costiera che abbraccia il territorio che si estende da Monasterace fino a Palizzi, non tralasciando e tenendo sempre presente che al litorale jonico va aggiunta tutta la parte dell’entro-terra che riguarda l’intera costa e che si trova a pochi chilometri di distanza. Il riferimento è ben delineato perché, in questo speciale contesto, andiamo a occuparci della “Locride” o, se credete opportuno, come spesso viene denominata: “Costa dei Gelsomini”:

  • Costa, nome col quale s’identifica la zona costiera dell’ex provincia di Reggio Calabria che è bagnata dal Mare Jonio;
  • Gelsomini, perché prende il nome dalla pianta del Gelsomino che è un fiore tipico della zona, molto delicato e che emana un profumo inebriante.
La Cattolica di Stilo

In tempi remoti, la pianta del Gelsomino, raccolta solo da donne, era venduta a peso per essere esportata in Francia, nazione famosa per la preparazione dei profumi. La “Costa dei Gelsomini”, ha una superficie di 1.366,60 Kmq. La storia della Locride è molto ricca e interessante perché inizia in epoca preistorica e rappresenta degnamente la Storia d’Italia. Infatti, nel IV secolo a.C., la Regione prende il nome: Italia (da Vitulla per la numerosa presenza di vitelli) iniziando proprio dal Sud per poi, con il passare del tempo, risalire all’intera penisola. Il tutto si svolge attraverso cinque grandi momenti che caratterizzano il susseguirsi e il passaggio di poteri da un periodo a un altro.

Bivongi, Monastero

Si inizia dalla Magna Grecia con la presenza di numerose colonizzazioni elleniche che lasciano reali testimonianze tuttora esistenti nelle varie cittadine delle quali ci occupiamo, per dare posto, successivamente, al Periodo Romano. Seguono quello Britannico che coincide con la caduta dell’Impero romano, la dominazione dei Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e, per ultimo, il Rinascimento che dà vita al Regno d’Italia. La Locride  per la sua Arte, Storia e Cultura, rappresenta degnamente la“Culla del Mediterraneo” dovuta, soprattutto, ai molti eventi che lasciano segni indelebili e risalenti a dominazioni centenarie.

Casa di Tommaso Campanella

Altre notizie tramandate narrano che la Locride prenda il nome da una Regione della Grecia dalla quale sbarcano gli Achei che fanno tappa a Capo Bruzzano e, non a caso, il periodo che si riferisce alla Grecia è quello più importante perchè lascia segni di tangibile ricchezza sia a Locri Epizephiri che alla vicina Kaulon, città entrambe scoperte dai Greci. Il riferimento è chiaro e si sviluppa nel VII secolo a. C. In quel periodo, i coloni, con le loro scoperte, ci tramandano momenti che lasciano segni particolari in quella fascia di terra con opere di rara bellezza che, a distanza di secoli, sono ancora presenti nel territorio e che fanno bella mostra non solamente per gli abitanti del luogo ma, soprattutto, per i turisti che provengono da tutte le parti del mondo, visitatori che rimangono affascinati dalla bellezza di cotante opere d’arte, alcune delle quali ancora in ottimo stato di conservazione.

La cascata del Marmarico

In seguito, per la presenza prepotente dei pirati saraceni, molti abitanti decidono di trovare sistemazione nelle zone interne e fondano la Città di Gerace, Caulonia, Grotteria, Gioiosa Jonica, Bivongi e Stilo, tanto per citarne alcune. Man mano che passa il tempo, arrivano i Normanni, gli Svevi e, a partire, dal 1500, gli Spagnoli. Proprio in quel periodo, i “Nobili”, cioè gente facoltosa, recitano la parte del leone a discapito dei “Deboli”, per cui nasce la precisa volontà di porre fine ai sorprusi. La persona che si muove per difendere la gente più debole e che poi diventerà famosa è il filosofo Tommaso Campanella, nativo di Bivongi ma che frequenta le scuole  nella vicina Stilo. Considerato un rivoluzionario, Campanella viene rinchiuso in carcere dove rimane per diversi anni.

La Locride si divide in cinque fasce di terra:

VALLATA DELLO STILARO o dell’ALLARO, che si estende su una superficie di 349 Kmq.

Comprende le cittadine di:

Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Roccella Jonica, Stignano e Stilo.

VALLATA DEL TORBIDO, 190 kmq.

Mammola, Grotteria, San Giovanni in Fiore, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica,

VALLATA del GERACE o del LORDO,  127 Kmq.

Agnana Calabria, Canolo, Gerace, Locri e Siderno.

VALLATA del CONDOJANNI o del PORTIGLIOLA, 120 Kmq.

Antonimina, Ardore, Ciminà, Portigliola, Sant’Ilario dello Jonio.

VALLATA del BONAMICO, 362 Kmq.

Benestare, Bianco, Bovalino, Caraffa del Bianco, Careri, Casignana, Platì, Samo,

San Luca, Sant’Agata del Bianco.

HARACLEUM, 140 kmq.

Africo, Ferruzzano, Bruzzano Zeffirio, Staiti, Brancaleone e Palizzi.

Del Territorio della Locride fanno parte 42 Comuni, tutti ricchi di Arte, Storia, Tradizioni popolari e trovano posto nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Marina di Gioiosa Ionica

Le sue città più popolate sono:

SIDERNO (18.187), LOCRI (12.568), BOVALINO (8.955), CAULONIA (7.026),

GIOIOSA JONICA (7.019), MARINA di GIOIOSA JONICA (6.587), ROCCELLA JONICA (6.569),

ARDORE (5.110), BIANCO (4.245) e SAN LUCA (3.936).

Casignana, Villa Romana

Ma la notizia che è salita agli onori della cronaca mondiale, è la scoperta dei “Bronzi di Riace”, proprio nelle acque del mare della cittadina di Riace che vanta 2.323 abitanti e che si trova a pochi chilometri dalla vicina Kaulon. Scoperti da un sub nel 1972, le due statue di bronzo raffigurano due guerrieri e rappresentano la migliore arte di produzione scultorea dell’ultimo secolo. Si tratta di due statue bronzee di epoca greca che risalgono al V secolo a.C., nel periodo che va tra il 500 e il 470 a. C. La statua A è alta 1,98 m. e raffigura un uomo giovane e forte con muscolatura vigorosa sia sul torace che in tutto il corpo. Si narra che, al momento del restauro, il guerriero portasse in testa  un elmo non del tutto abbassato sulla testa. La statua B è simile alla A con la differenza che ha il polso destro quasi flesso rispetto alla prima, ma le dimensioni corporee sono quasi uguali. Durante l’ultimo restauro, dopo aver analizzato la terra di fusione, nasce l’ipotesi che i Bronzi provengano da Argo. Da tempo. “I Bronzi di Riace”, dopo diversi restauri, trovano la giusta sistemazione presso il Museo Nazionale della Magna Grecia che si trova a Reggio Calabria e che è meta di milioni di turisti.

Gerace, “Il Borgo Incantato”

La Locride  e cioè quella fascia costiera che va da Monasterace e Palizzi, si distingue per il clima mediterraneo e per tanti altri fattori che fanno della Locride una parte di terra molto apprezzata da tutti i turisti che, specialmente, nel periodo estivo, arrivano da tutte le parti del mondo per apprezzare le sue bellezze naturali e paesaggistiche a cominciare dal mare sempre limpido tant’è che molte cittadine, a partire da Roccella Jonica vantano da diversi anni, la possibilità di esporre al pubblico la “Bandiera Blu”, garanzia  e segno che il Mare Jonio, può “offrire” a tutti i bagnanti l’opportunità di tuffarsi in acque pulite, incontaminate e dal colore sempre verde-smeraldo, peculiarità che possono vantare solo i mari dell’America del Sud.

Peperoncino calabrese

La Locride non è “speciale” solamente per il mare pulito ma anche e soprattutto perché può offrire una serie di cose genuine a partire dalla Cucina mediterranea per finire ai piatti tipici che costituiscono una vera e propria leccornia per tutti i palati anche per quelli più esigenti. In quella zona, l’Arte culinaria è molto famosa e fiorente in quanto prevalgono e vengono scelti i prodotti della Terra che sono genuini e biologici perché sono trattati al naturale. La presenza di molti visitatori è prova tangibile che i piatti tipici della Locride ormai fanno parte integrante della zona che viene giustamente definita per la sua peculiarità:  “Dieta mediterranea”.

I piatti tipici riguardano le sostanze prelibate come:

  • lo “Stocco” di Mammola che è cucinato in diverse maniere;
  • l’Olio extra vergine di oliva;
  • il Caciocavallo di Ciminà;
  • la Ricotta affumicata di Mammola;
  • il Formaggio caprino di Ciminà;
  • Il Formaggio pecorino della locride e dello Stilaro;
  • I Salumi (Lardo, Pancetta, ‘Nduja, Capocollo e Salciccia)
  • Il Pane di Canolo;
  • I Piatti di Carne e Pesce, cucinate a vera regola d’arte;
  • I Funghi della montagna limitrofa che emanano un profumo intenso;
  • I Dolci preparati in maniera antica e dal sapore straordinario;
  • Il finocchietto selvatico che dà alle pietanze il sapore speciale;
  • Gli Asparagi dal gusto veramente eccezionale;
  • Il Pezzo duro (gelato) di Gioiosa Jonica
  • Il Peperoncino famoso in tutto il mondo e che chiude in bellezza.
Il ballo del cavalluccio

Nella Locride, al Folklore si dà la giusta importanza. Si tratta di manifestazioni che si effettuano durante le festività cristiane e nelle ricorrenze del Santo partono. Molto suggestive sono i festeggiamenti che si fanno alla Madonna, la cui statua viene “portata” a mare a bordo di un’imbarcazione con molte barche al seguito. Nel pomeriggio, si inizia con la processione, mentre nelle piazze e per le vie stazionano le bancarelle con alimenti di vario tipo, dolci e prodotti dell’artigianato. In tarda serata, non mancano le manifestazioni canore, anche con cantanti famosi e balli folkloristici. In alcune cittadine è presente anche il cavalluccio con il suo caratteristico ballo basato su piccoli fuochi di artificio o bande musicali. In chiusura dei festeggiamenti, i fuochi pirotecnici che destano l’attenzione di tutti i presenti.

Tra le manifestazioni più importanti che si organizzano, in speciale modo, durante il periodo estivo a cavallo dei mesi di luglio e agosto:

  1. Il Palio di Ribusa (Stilo)
  2. Il Festival Jazz (Roccella Jonica)
  3. La Tarantella Festival (Caulonia)
  4. La Sagra dello Stocco (Mammola)
  5. Il Bogo Incantato (Gerace)
  6. Gustando il Borgo (Gioiosa Jonica).

Il Santo protettore e Patrono della Calabria è San Francesco di Paola, mentre tutti gli altri famosi santuari che si trovano nella Locride sono:

  • Madonna dello Scoglio (Placanica);
  • San Giovanni Therestis (Bivongi);
  • Santa Maria Monte Stella (Pazzano)
  • Santuario di Sant’Ilarione (Mammola)
  • Santuario di San Nicodemo (Mammola)
  • San Rocco (Gioiosa Jonica)
  • Madonna della Grotta (Ardore)
  • Madonna Montagna di Polsi (San Luca).
  • Santuario della Madonna S.S. delle Grazie (Roccella Jonica)
Bergamotto

L’elenco sopra esposto sta a significare che la Locride merita di essere visitata perché offre una miriade di opportunità che sicuramente metteranno a proprio agio ogni turista e che lasceranno nella sua mente ottime impressioni. In quella fascia di terra, come naturalmente accade in tutta la Regione, i calabresi, sono persone ospitali, che sanno cosa significa la parola accoglienza e che hanno il naturale dono di “offrire” precise informazioni sui luoghi da visitare in maniera che il turista tragga un grande vantaggio e possa rimanere piacevolmente affascinato.

Fauna marina

Bellezze naturali e paesaggistiche nelle quali gode l’occhio per così tanta e rara bellezza. Faccio riferimento alle splendide acque del mare, al fascino della montagna con i suoi boschi naturali e ricchi di alberi secolari come: faggio, castagno, leccio; piante che appartengono alla Macchia mediterranea mentre, in collina, si trovano uliveti, vigneti, frutteti e, nella parte pianeggiante: aranci, limoni, mandarini e, soprattutto, perché va tanto di moda ed è molto usato in diverse specialità calabresi, il bergamotto, agrume davvero speciale che può “crescere” solo nella fascia costiera che va da Marina di Gioiosa Jonica a Melito di Porto Salvo.

Prodotti tipici

Sia l’olio che il vino e gli agrumi della Calabria, sono il fiore all’occhiello dell’intera Locride perchè si tratta di tre prodotti che sono diventati famosi a tal punto da essere esportati in quasi tutto il mondo, prerogativa che solo poche regioni possono vantare. La Locride, per le sue innumerevoli e innate risorse, potrebbe diventare il Centro dello Sviluppo Economico di tutta l’Europa perché è la fascia costiera ricca di Storia, Arte, Cultura, Opere di immenso e inestimabile valore artistico, Bellezze naturali e paesaggistiche alcune delle quali ancora da scoprire con Mare e Montagna che si trovano a pochi chilometri di distanza, Tradizioni popolari, Sagre, Eventi e, soprattutto, Arte culinaria.

Festa della Madonna a mare

A tutte queste qualità naturali, vanno aggiunte: Benevolenza, Accoglienza e Ospitalità, doti peculiari che i calabresi hanno nel loro DNA soprattutto nei confronti delle persone  forestiere che, puntualmente nei periodi estivi, arrivano nella nostra Regione. L’appello è quello di invitare nella Locride i turisti provenienti da tutto il mondo con la speranza che visitando questa fascia di terra, possano apprezzare le nostre bellezze paesaggistiche, “godere” nel periodo estivo immergendosi nelle acque pulite del Mare Jonio, ammirare le innumerevoli e incontaminate risorse che offre la natura incominciando dall’acqua del mare colore smeraldo, il cielo azzurro, le montagne con alberi che emanano profumi inebrianti, albe stupende e tramonti mozzafiato.

                                                                                                                                          Angelo Laganà

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