“Radio Roccella Rock Contest-Concorso Nazionale per gruppi emergenti”: la forza condivisa della musica

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dsaLa musica è armonia e armonia significa accordo. Armonia è quando da una relazione di parti scaturisce qualcosa di diverso e di comune, qualcosa in cui ogni parte si possa riconoscere senza perdere per questo la sua identità” : in questa frase di Don Luigi Ciotti riportata dal presidente di Radio Roccella Antonio La Palerma nel corso della conferenza stampa di presentazione, sabato 11 novembre, della I Edizione del Radio Roccella Rock Contest-Concorso Nazionale per gruppi emergenti, organizzato dall’emittente radiofonica con la collaborazione del Comune di Roccella Jonica e del Tiche Bar, è contenuta tutta l’essenza dell’inedito progetto musicale che è stato illustrato ieri, sabato 11 novembre, nella sala del citato Tiche Bar. “Un sogno nel cassetto che prende vita e che può già contare su una nutrita partecipazione” ha affermato il coordinatore Pino Gemelli, “un contest musicale alla vecchia maniera”, nelle parole del direttore artistico Ilario Ierace, con esibizione live e giudizio espresso direttamente sul posto da una apposita giuria di addetti ai lavori provenienti da tutta Italia (musicisti, manager, discografici, giornalisti), che potrà garantire ai partecipanti, giovani solisti e gruppi musicali, a partire dai 14 anni di età,  opportuna visibilità e le premesse per delineare un valido percorso artistico e professionale. Andando nello specifico, il Rock Contest accoglie artisti provenienti dalla Calabria e dal resto d’Italia, non vincolati da contratto discografico/editoriale in corso o relativo alle successive  pubblicazioni, offre apertura a vari generi musicali (rock, indie, dream pop, reggae, blues, hard rock, nuovo cantautorato, elettronica, psichedelica), senza limitazioni riguardo la lingua usata per i testi. La cittadina calabrese costituirà dunque il palcoscenico delle esibizioni fino al 1° Maggio 2018, giorno della Finale cui accederanno i 6 concorrenti che avranno superato la semifinale del 1° Aprile:due gruppi per ogni serata eliminatoria (sabato 9 dicembre 2017; sabato 30 dicembre 2017; sabato 27 gennaio 2018; sabato 3 marzo 2018). In questa prima edizione, facendo seguito ad un accordo di collaborazione, i gruppi selezionati per la partecipazione al contest, dalla loro prima esibizione fino alla finale, saranno sottoposti all’esame dell’etichetta SPC Sound.

Nella foto di Pino Curtale: Antonio La Palerma, Pino Gemelli, Ilario Ierace, Carmen Ingrati

Nella foto di Pino Curtale: Antonio La Palerma, Pino Gemelli, Ilario Ierace, Carmen Ingrati

Simbolo dell’evento musicale sarà il Plettro d’oro, denominazione del premio che andrà al solista o gruppo primo classificato, che avranno inoltre la possibilità di realizzare un CD nello studio di registrazione Tana Records, mentre l’etichetta discografica SPC Sound offrirà un contratto discografico relativo ala promozione web e la possibilità di girare un video con l’apertura di un apposito canale Vevo. Alla miglior canzone con testo in italiano verrà assegnato il riconoscimento Nicola Passarelli, intitolato al compianto cittadino roccellese cultore di musica, jazz in particolare, e nell’ambito della sezione speciale Premio Officine Musicali, dedicata alle istanze delle nuove generazioni, sarà conferito un premio al brano, cantato in italiano, che riuscirà a conferire opportuno risalto alla delicata condizione dei giovani d’oggi, le difficoltà nel ricercare la strada adatta ad accogliere la propria voglia di realizzarsi, fra aspirazioni e contraddizioni.  Il Radio Roccella Rock Contest si palesa dunque come un’iniziativa lodevole e coraggiosa, in particolare, come ha sottolineato nel suo intervento Carmen Ingrati, Consigliera Comunale con Delega al Turismo, per svolgersi in un periodo a volte avaro di manifestazioni culturali, senza dimenticare l’importante sinergia che va ad instaurarsi per la sua fattiva realizzazione fra pubblico e privato, ritrovando l’entusiasmo nello sperimentare nuove idee così da coinvolgere l’intero territorio ed augurando anche una possibile rilevanza nazionale, superando concretamente campanilismi e i consueti complessi da “riserva indiana”, col meritorio intento di offrire spazio e visibilità alle nuove generazioni, nonostante le ben note difficoltà che attraversa la regione. Qualche bastian contrario potrà obiettare che quanto messo in atto  è  una goccia nell’oceano. Ma, citando in chiusura Madre Teresa di Calcutta, se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe.

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