Cagliari, i “Musica ex Machina” ospiti della III edizione del festival “Storie di volti e silenzi – Il cinema d’avanguardia tra sperimentalismo e nuovi linguaggi”

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“Musica ex Machina”

Domenica 9 dicembre i Musica ex Machina, formazione musicale attiva dal 2006 costituita da musicisti sardi di formazione diversissima, il pianista Guido Coraddu proveniente dal conservatorio e dalla ricerca di avanguardia, Francesco Bachis e la sua tromba, cresciuta nel mondo bandistico e sviluppata con lo ska-reggae dei Ratapignata (band molto nota in terra di Sardegna), Mauro Sanna al basso elettrico, tra i protagonisti della musica pop-rock isolana, con innumerevoli collaborazioni internazionali ed una vasta discografia, ed infine Simone Sedda, batterista e musicista eclettico con interessi che spaziano fino all’avanguardia elettroacustica, saranno al Centro Culturale Hermaea Archeologia e Arte di Cagliari (Via Santa Maria Chiara 24/a – dalle ore 19.30) ospiti della III edizione del festival Storie di volti e silenzi – Il cinema d’avanguardia tra sperimentalismo e nuovi linguaggi (ha preso il via lo scorso 18 novembre e si concluderà il 21 dicembre) per dare vita in diretta alla colonna sonora del film La paura degli aeromobili nemici, diretto da André Deed nel 1915, aprendo così la sezione del festival dedicata all’avanguardia italiana.

L’appuntamento sarà preceduto dall’incontro L’avanguardia (inconsapevole) nel muto italiano a cura di Denis Lotti dell’Università di Padova. La rassegna cinematografica, organizzata dall’associazione La macchina cinema (FICC), in collaborazione con L’Alambicco e il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna,  è articolata in cinque sezioni: l’avanguardia giapponese, sovietica, francese, italiana e tedesca. Per ricostruire lo scenario magico degli anni del cinema muto, le serate con gli esperti saranno arricchite da cinque cine concerti, con musiche originali composte per l’occasione. In particolare Il film è stato restaurato nel 2005 presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata nell’ambito del programma di valorizzazione e recupero dei film muti realizzati dalle case di produzione torinesi promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dalla Cineteca del Comune di Bologna. Il restauro è stato effettuato partendo da un negativo safety con didascalie inglesi, mentre le didascalie italiane sono state recuperate da un duplicato negativo nitrato incompleto del Centro Sperimentale del Cinema.

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